TaiJiQuan
Il campo del TaiJi é molto vasto ed estremamente ricco, la nostra conoscenza e comprensione di esso raramente riescono ad afferrare la sua totalità. I testi a seguire servono da cenno.
Il TaiJi ha origine centinaia di anni fa in Cina dove si è sviluppato in seno alla cultura taoista ed al concetto di Yin e Yang. Sottoposto ad influenze geografiche e culturali si è arricchito nel corso del tempo divenendo una raffinata arte marziale interna.
Il carattere cinese TaiJiQuan si può tradurre come “Forza Ultima Suprema”. Vi é qui l’idea di avanzare verso l’Illimitato nel bilanciamento e confronto dello Yin e dello Yang, verso l’Immensa Esistenza ed il Grande Eterno. Le abilità dell’essere umano possono spingersi oltre il potenziale comunemente concepito e se è vero che il potenziale creativo umano è illimitato, la mente umana non dovrebbe porre restrizioni e barriere a frenare questo stato. Secondo il concetto Yin e Yang è possibile osservare in tutte le cose una dualità dinamica, maschile-femminile, attivo-passivo, resistenza-resa, caldo-freddo eccetera. Percorrendo “la via” della compensazione tra le parti si possono perseguire quella forza e quella grazia “Ultime Supreme” che insieme alla consapevolezza rendono stabile, integro, fluido e mutevole il corso della vita in generale.
Il TaiJi é l’atto pratico di coltivare energia vitale, il Qì. La ricerca del Qì collega l’uomo con se stesso, con il mondo e l’immenso universo in cui il Qì è disseminato e di cui è anche forza creatrice. Il TaiJi mette l‘accento sullo sviluppo ed il controllo del Qì all’interno del corpo attraverso il movimento fisico.
Nella complessità della disciplina è visibile da subito una semplicità che tutti afferrano per istinto. I movimenti del TaiJi si concatenano in base alla legge del bilanciamento Yin e Yang, la durezza è attenuata dalla morbidezza e la morbidezza è compensata dalla durezza; è la sfida degli opposti basata su un’armonia naturale dove ogni gesto è conseguenza del precedente senza complicazioni concettuali.

Rilassamento e coordinazione
Il lavoro sul rilassamento e la coordinazione è associato ad un’attività fisica completa e intensa perché agisce in profondità; da un lato si potenzia il fisico e si migliora lo stato di salute, dall’altro progrediscono la capacità di ascolto e la sensibilità spirituale. In nome di una ritrovata armonia generale si può ottimizzare l’esistenza nella sua totalità lavorando per se stessi insieme agli altri. Queste caratteristiche generali rendono il TaiJiQuan adatto a tutti.
Il campo del TaiJi é molto vasto ed estremamente ricco, la nostra conoscenza e comprensione di esso raramente riescono ad afferrare la sua totalità. I testi a seguire servono da cenno.
Il TaiJi ha origine centinaia di anni fa in Cina dove si è sviluppato in seno alla cultura taoista ed al concetto di Yin e Yang. Sottoposto ad influenze geografiche e culturali si è arricchito nel corso del tempo divenendo una raffinata arte marziale interna.
Il carattere cinese TaiJiQuan si può tradurre come “Forza Ultima Suprema”. Vi é qui l’idea di avanzare verso l’Illimitato nel bilanciamento e confronto dello Yin e dello Yang, verso l’Immensa Esistenza ed il Grande Eterno. Le abilità dell’essere umano possono spingersi oltre il potenziale comunemente concepito e se è vero che il potenziale creativo umano è illimitato, la mente umana non dovrebbe porre restrizioni e barriere a frenare questo stato. Secondo il concetto Yin e Yang è possibile osservare in tutte le cose una dualità dinamica, maschile-femminile, attivo-passivo, resistenza-resa, caldo-freddo eccetera. Percorrendo “la via” della compensazione tra le parti si possono perseguire quella forza e quella grazia “Ultime Supreme” che insieme alla consapevolezza rendono stabile, integro, fluido e mutevole il corso della vita in generale.
Il TaiJi é l’atto pratico di coltivare energia vitale, il Qì. La ricerca del Qì collega l’uomo con se stesso, con il mondo e l’immenso universo in cui il Qì è disseminato e di cui è anche forza creatrice. Il TaiJi mette l‘accento sullo sviluppo ed il controllo del Qì all’interno del corpo attraverso il movimento fisico.
Nella complessità della disciplina è visibile da subito una semplicità che tutti afferrano per istinto. I movimenti del TaiJi si concatenano in base alla legge del bilanciamento Yin e Yang, la durezza è attenuata dalla morbidezza e la morbidezza è compensata dalla durezza; è la sfida degli opposti basata su un’armonia naturale dove ogni gesto è conseguenza del precedente senza complicazioni concettuali.

Rilassamento e
coordinazione
Il lavoro sul rilassamento e la coordinazione è associato ad un’attività fisica completa e intensa perché agisce in profondità; da un lato si potenzia il fisico e si migliora lo stato di salute, dall’altro progrediscono la capacità di ascolto e la sensibilità spirituale. In nome di una ritrovata armonia generale si può ottimizzare l’esistenza nella sua totalità lavorando per se stessi insieme agli altri. Queste caratteristiche generali rendono il TaiJiQuan adatto a tutti.
”meditazione con mente sveglia e quieta, occhi aperti e corpo attivo, forza interiore e potenza manifestata, che allinea con il presente, lasciandoci vigili sul prima e il dopo”
”meditazione con mente sveglia e quieta, occhi aperti e corpo attivo, forza interiore e potenza manifestata, che allinea con il presente, lasciandoci vigili sul prima e il dopo”
Se vuoi avvicinarti al mondo e alla cultura in cui nasce e si sviluppa il TaiJiQuan puoi iniziare da qualche lettura.
Lao Tzu, Tao Teh Ching
Chuang Tzu, Capitoli Interni – Inner Chapters
Chuang Tzu, La Via Semplice – The Way of Chuang Tzu
I Ching, Il libro dei Mutamenti – Book of Changes
Kenji Tokitsu, TaiChiChuan
Jung Chang, Cigni selvatici – Tre figlie della Cina
“…il Confucianesimo ed il Taoismo si completano anche se a prima vista sembrano incompatibili. Il primo pone l’uomo in corretta relazione con i suoi simili, il secondo in corretta relazione con la natura. Una terza filosofia, il Buddismo, anche se introdotta dall’India, tratta il problema della sofferenza umana e del destino ultimo dell’uomo. Queste 3 eredità, la prima che regola l’uomo rispetto ai suoi simili, la seconda rispetto alla natura e la terza rispetto all’Assoluto, hanno plasmato non solo la mentalità del popolo cinese ma di tutta l’Asia occidentale. Vi é verità nel proverbio cinese: “ogni Cinese indossa un copricapo Confuciano, una veste Taoista e dei sandali Buddisti”…”
Se vuoi avvicinarti al mondo
e alla cultura in cui nasce e si sviluppa
il TaiJiQuan puoi iniziare
da qualche lettura.
Lao Tzu,
Tao Teh Ching
Chuang Tzu,
Capitoli Interni – Inner Chapters
Chuang Tzu,
La Via Semplice
The Way of Chuang Tzu
I Ching,
Il libro dei Mutamenti – Book of Changes
Kenji Tokitsu,
TaiChiChuan
Jung Chang,
Cigni selvatici – Tre figlie della Cina
“…il Confucianesimo ed il Taoismo si completano anche se a prima vista sembrano incompatibili. Il primo pone l’uomo in corretta relazione con i suoi simili, il secondo in corretta relazione con la natura. Una terza filosofia, il Buddismo, anche se introdotta dall’India, tratta il problema della sofferenza umana e del destino ultimo dell’uomo. Queste 3 eredità, la prima che regola l’uomo rispetto ai suoi simili, la seconda rispetto alla natura e la terza rispetto all’Assoluto, hanno plasmato non solo la mentalità del popolo cinese ma di tutta l’Asia occidentale. Vi é verità nel proverbio cinese: “ogni Cinese indossa un copricapo Confuciano, una veste Taoista e dei sandali Buddisti”…”
UNESCO e TAIJIQUAN

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